A Giurisprudenza gli studenti
organizzano conferenze sulla mafia

Il 6 maggio, nella sede del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio-Emilia, si è svolta la conferenza “L’impresa mafiosa”, a cui hanno preso il tenente colonnello Domenico Cristaldi (comandante del reparto operativo dei carabinieri di Modena) e il commercialista Stefano Zanardi (presidente della Fondazione dei Dottori Commercialisti di Modena). L’incontro era il quinto e ultimo capiutolo di un ciclo iniziato ad aprile e dedicato all’approfondimento del fenomeno mafioso, dal titolo “La mafia non si è fermata a Eboli: conoscerla per combatterla”.

Il ciclo di conferenze è stato organizzato da Informafia, un gruppo di studenti di Giurisprudenza nato a marzo. Scopo del gruppo è la sensibilizzazione sul fenomeno della criminalità organizzata, attraverso la promozione di momenti formativi e la partecipazione attiva a eventi inerenti la legalità. Tra i punti su cui si sta muovendo Informafia c’è anche la richiesta dell’introduzione di un corso su mafia e antimafia nel programma di Giurisprudenza.

Al ciclo di conferenze hanno partecipato m0lte personalità conosciute nel mondo della lotta alla mafia. La prima, dal titolo Rapporto tra mafie e pubblica amministrazione, si è tenuta il 10 aprile e ha visto la partecipazione di Maria Paola Guerra, professoressa di Diritto Amministrativo, e di Francesco Merloni, professore dell’Università di Perugia e dirigente dell’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione). Il 23 aprile si è svolto il secondo incontro, “Quel fresco profumo di libertà”, è stato un approfondimento della figura del magistrato Paolo Borsellino. Hanno partecipato la sorella Rita Borsellino, la magistrata Lucia Musti e il giornalista Pierluigi Senatore. Nel terzo incontro, del 27 aprile, il professor Carmelo Elio Tavilla e il professor Michele Pifferi hanno approfondito l’evoluzione storica del fenomeno mafioso. Il quarto incontro, svoltosi il 30 aprile, ha visto la partecipazione di Giuseppe Ayala, ex magistrato e sottosegretario del Ministero di Grazia e Giustizia, che ha parlato del concorso esterno in associazione mafiosa.

Il tema  del fenomeno mafioso è significativo anche per Energie Sisma Emilia: uno degli obiettivi specifici del progetto di ricerca, infatti, riguarda la messa a punto di strumenti di valutazione del rischio di corruzione e infiltrazione criminale nei territori del cratere. Per questo, sono importanti lo sviluppo e la diffusione di competenze e consapevolezza sul tema.

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