Focus Group su Patrimonio edilizio e settore delle costruzioni

Il 4 giugno 2015 (ore 15:00- 18:00) ha avuto luogo presso la sala consiliare del Comune di San Felice il Focus Group sul Patrimonio edilizio e settore delle costruzioni

Note redatte da SPER

Partecipanti

Daniele Castellazzi (Responsabile ufficio Assetto e utilizzo del territorio, Comune di San Felice)
Luciano Gasparini (Ingegnere, Politecnica)
Mara Pivetti (Responsabile ufficio Gestione e programmazione del territorio, Comune di Novi di Modena)
Carlo Stabellini (Titolare, Impresa di costruzioni Alcide Stabellini srl)

Conduttore

Enrico Giovannetti (Dipartimento di Economia Marco Biagi UniMORE)

Assistente

Monica Baracchi (R&I)

Osservatori

Francesco Pagliacci, Silvia Pergetti, Manuel Reverberi (Dipartimento di Economia Marco Biagi UniMORE)

Focus Group: Patrimonio edilizio e settore delle costruzioni

Il Focus Group Patrimonio edilizio e Settore delle Costruzioni aveva l’obiettivo di stimolare la riflessione dei partecipanti sull’intervento sul patrimonio edilizio che ha avuto luogo prima, durante e dopo l’emergenza, con particolare riguardo a: organizzazione dell’intervento, soggetti coinvolti, relazioni tra essi e competenze attivate. La riflessione li ha condotti a ripensare criticamente l’assetto del patrimonio edilizio e la configurazione del settore delle costruzioni.

La lettura del territorio attraverso le mappe dei danni ha fatto emergere i seguenti aspetti come potenzialmente esplicativi dei danni subiti dal patrimonio edilizio:

  • aspetti socio-economici e demografici che comportano l’abbandono, la mancata manutenzione, il mancato adeguamento degli edifici
  • aspetti tecnico-strutturali legati a una limitata consapevolezza e sensibilità e all’assenza di una cultura progettuale antisismica, che si traducono in carenze strutturali dell’edificato
  • aspetti di casualità legati alle specificità del sisma, alle sue proprietà intrinseche e alla morfologia del terreno

L’intervento di ricostruzione è il prodotto di un equilibrio tra:

  • necessità di ridurre i tempi della ricostruzione
  • necessità di prevenire l’emergenza di conflitti
  • necessità di realizzare un intervento di ricostruzione unitario.

Problemi di carattere normativo, assenza delle competenze necessarie per realizzare una ricostruzione integrata, mancata regolamentazione del mercato edilizio lasciano irrisolte centrali questioni di vulnerabilità urbana.

I partecipanti hanno individuato i seguenti aspetti come centrali in una prospettiva di sviluppo urbano di medio-lungo termine:

  • definizione di un modello di ricostruzione unico, almeno nelle linee guida
  • implementazione di misure di prevenzione del rischio tra cui formazione del personale delle Amministrazioni Pubbliche
  • modelli di valorizzazione, condivisione, disseminazione delle competenze acquisite e delle buone pratiche sviluppate in risposta al sisma.