Energie incontra il Comune di Novi

Il 22 gennaio 2015 (ore 14.30-17.00), i referenti del progetto Energie incontrano il Sindaco Luisa Turci, presso il Comune di Novi

Note redatte da SP, revisioni di MR
Persone presenti:
Prof.ssa Margherita Russo, Dipartimento di Economia Marco Biagi, UniMORE
Daniela Bigarelli, R&I
Simone Righi, Dipartimento di Economia Marco Biagi, UniMORE
Silvia Pergetti, Dipartimento di Economia Marco

Presentazione del progetto

Russo introduce i punti principali del progetto Energie, illustrando gli obiettivi, i metodi, gli strumenti, la scelta dei casi di studio. Si sofferma sul ruolo dell’università, in grado di fornire strumenti di analisi per la costruzione di politiche informate. Oggetto dell’indagine saranno in particolare le dinamiche delle reti di relazioni, sociali ed economiche, innescate dagli eventi del 2012.

Presentazione del contesto

Su sollecitazione di Russo, Turci espone la composizione demografica del comune, che ha riscontrato un saldo negativo di -1.000 abitanti su un totale di 11.500 prima del sisma.

Si ricorda che il Comune di Novi ha già approvato il primo stralcio del Piano della Ricostruzione, e adottato il secondo stralcio, mentre è stato approvato il Piano Organico per il recupero degli immobili e la rivitalizzazione dei centri storici.

Elementi del processo di ricostruzione

Turci comincia a narrare il processo di ricostruzione di Novi, che si è dispiegato attraverso un percorso di partecipazione denominato ‘Fatti il centro tuo’, con il supporto di un facilitatore, l’Arch. Monia Guarino, mentre per il coordinamento e il supporto alla popolazione si è costituito un tavolo al quale hanno partecipato diversi soggetti, tra cui ASL, l’Assessorato ai servizi sociali del Comune e dell’Unione Terre d’Argine, i Medici di medicina generale. Tra i protagonisti del  percorso di partecipazione, oltre agli adulti, i ragazzi delle scuole d’infanzia, delle primarie e delle secondarie che hanno lavorato sulla progettazione del parco e sui suggerimenti per la ricostruzione della torre civica.

Un elemento fondamentale del processo di ricostruzione a Novi è la comunicazione pubblica, che ha fatto uso di diversi strumenti tra cui un sito web rinnovato nei contenuti e nell’accessibilità, in cui il Comune mette a disposizione in tempo reale dati e informazioni relativi all’assegnazione degli appalti, uso delle risorse, iniziative ed eventi etc.

Turci loda l’intervento della Protezione Civile, che ha mostrato profonda empatia per le popolazioni colpite e grande capacità di adattamento alle specificità della situazione.

Infine, Turci segnala come la ricostruzione delle scuole, del municipio, della caserma dei Carabinieri e di altri luoghi similmente funzionali alla vita della comunità abbia rappresentato la priorità del Comune di Novi.

Criticità

Turci rassicura sulla disponibilità di risorse per gli interventi privati, mentre segnala la difficoltà di reperimento dei fondi per il patrimonio pubblico: a oggi, è stato possibile recuperare solo il 30% delle risorse necessarie per la ricostruzione di edifici pubblici.

Turci mette in luce come le particolarità geografiche del comune di Novi relative alla distanza di oltre 10 km del Capoluogo dalle Frazioni di Rovereto e Sant’Antonio sia un elemento di criticità e di complessità nella programmazione degli interventi di protezione civile.

Turci illustra il problema ben noto dell’abbandono del centro storico, e della conseguente perdita di vitalità commerciale dei centri di comune e frazioni. In realtà, alla perdita di funzioni attrattive del centro storico sottendono questioni più complesse, legate a scelte antecedenti al sisma.

Nel corso della discussione con Turci emerge la problematica del temporaneo-che-diventa-permanente, a causa di scelte di costruzione delle ditte che si sono aggiudicate gli appalti. Il fatto che il Comune non abbia potuto valutare i progetti presentati ha tuttavia reso possibile il completamento dei lavori in tempi stretti.

Infine, la tutela del paesaggio, soprattutto rurale, è un tema importante: il sisma ha evidenziato la caduta d’interesse di molti proprietari a mantenere i casolari che puntellano la pianura a un livello aggiornato di qualità. Fortunatamente, il sistema d’incentivi delle ordinanze che regola l’assegnazione dei contributi ha favorito il restauro piuttosto che la demolizione di tali fabbricati. Il Comune di Novi, inoltre, si è subito attivato per una ricognizione dei danni e per indirizzare gli interventi di tutela e ripristino. I fabbricati facenti parte di aziende agricole hanno ricevuto contributi dall’Unione Europea.

Opportunità

Turci mette in luce come il terremoto abbia rappresentato un’opportunità di costruire un futuro che non c’era: la costruzione della casa della salute, dei luoghi per la musica e la cultura, delle scuole nuove, lo smaltimento dell’amianto, l’efficientamento energetico, il potenziamento dell’infrastruttura digitale sono solo alcuni esempi delle possibilità che si sono aperte per un paese come Novi.

Turci sottolinea che il futuro del Comune di Novi è legato al sistema Unione delle Terre d’Argine (Carpi, Soliera, Campogalliano). L’Unione ha recentemente finanziato una ricerca per l’elaborazione di un piano di marketing territoriale che abbracci l’intera area cispadana, un territorio abitato da 150.000 persone. Quasi tutti i servizi offerti dal Comune di Novi (polizia, scuola, servizi sociali) sono gestiti dall’Unione.

Prossimi appuntamenti

Turci è disponibile a facilitare le attività di ricerca (focus group, interviste, altre) che nei mesi successivi Energie svolgerà nel comune di Novi. Inoltre Turci è favorevole a supportare l’organizzazione, in sedi da identificare nel comune di Novi, di alcuni degli incontri previsti dal ciclo di seminari Le energie s’incontrano.