Dialogue on evaluation and innovation in local government
Report

Il Centre for Local Governance (CLG), School of Public Leadership della Stellenbosch University in Sud Africa, è un’istituzione leader nello studio e valutazione delle politiche pubbliche per lo sviluppo locale. Ogni anno il CLG offre ad amministratori e manager di governi sudafricani la possibilità di visitare realtà caratterizzate da buone pratiche di governance locale. Nel 2015 il CLG ha organizzato una visita in Italia al fine di approfondire il tema “innovazione nella governance locale”.

Coordinata dalla Professoressa Nicoletta Stame dell’Associazione Italiana Valutazione e Monitoraggio, la delegazione ha fatto visita agli atenei di Modena e Reggio Emilia, Roma, Milano, Padova. In particolare, la delegazione ha iniziato il suo tour presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, dove ha partecipato al Workshop Dialogue on Evaluation and Innovation in Local Government.

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Partecipanti

Massimo BALDINI, Dipartimento di Economia Marco Biagi UniMORE, massimo.baldini@unimore.it
Adéle BURGER, Research Coordinator, Stellenbosch University, adele.burger@spl.sun.ac.za
Johan BURGER, Director of the School of Public Leadership, Stellenbosch University,  apjb@sun.ac.za
Abé DU PLESSIES, Senior Manager: Human Resources, Saldanha Bay Local Municipality, abe.duplessis@sbm.gov.za
Kosie HAARHOFF, Director: district & local performance monitoring, Western Cape Provincial Department of Local Government, khaarhof@pgwc.gov.za
Anna Francesca PATTARO, Dipartimento di Economia Marco Biagi UniMORE, annafrancesca.pattaro@unimore.it
Graham PAULSE, Chief Director: Municipal Performance Monitoring and Support, Western Cape Provincial Department of Local Government, grahampaulse@westerncape.gov.za
Alessia PEDRAZZOLI, Dipartimento di Economia Marco Biagi UniMORE, alessia.pedrazzoli@unimore.it
Silvia PERGETTI, Dipartimento di Economia Marco Biagi UniMORE, silvia.pergetti@unimore.it
Babette RABIE, Senior lecturer, Stellenbosch University,  babette.rabie@spl.sun.ac.za
Marco RANUZZINI, Dipartimento di Economia Marco Biagi UniMORE, marco.ranuzzini@unimore.it
Manuel REVERBERI, Dipartimento di Economia Marco Biagi UniMORE, manuel.reverberi@unimore.it
Tommaso ROTELLA, Assessore Comune di Modena, tommaso.rotella@comune.modena.it
Margherita RUSSO, Dipartimento di Economia Marco Biagi UniMORE, margherita.russo@unimore.it
Louis SCHEEPERS, Municipal Manager of Saldanha Bay Local Municipality, louis.scheepers@sbm.gov.za
Paolo SILVESTRI, Dipartimento di Economia Marco Biagi UniMORE, paolo.silvestri@unimore.it
Giulia TAGLIAZUCCHI, Dipartimento di Economia Marco Biagi UniMORE, giulia.tagliazucchi@unimore.it

Introduzione

Il Workshop prende avvio con la presentazione da parte di Russo del Dipartimento di Economia Marco Biagi. Fa seguito una presentazione della storia, degli obiettivi, dell’approccio e degli ambiti di ricerca dell’University of Stellenbosch e del Centre for Local Governance (CLG) da parte del Direttore J. Burger. L’universitàdi Stellenbosch si distingue per l’ampiezza degli ambiti di studio affrontati, per le relazioni internazionali all’attivo. Colpisce poi il taglio fortemente interdisciplinare e transdisciplinare del centro di ricerca, che valorizza la commistione e lo scambio tra l’ambiente accademico e le amministrazioni locali.

Prima sessione: Governi locali in Italia e in Sud Africa

La prima sessione si apre con una presentazione di Pattaro in cui vengono messi in luce gli aspetti fondamentali dei sistemi di governo locale in Italia. Russo completa la presentazione con una riflessione sulla mancanza, negli ultimi decenni, di una programmazione territoriale di lungo termine da parte delle amministrazioni locali italiane. Silvestri si sofferma a illustrare, dal punto di vista fiscale, le forme di finanziamento dei governi locali.

Rabie continua la sessione con una presentazione del sistema di governo sudafricano. Tale sistema si è delineato a partire dal processo di democratizzazione avvenuto negli anni ’90 ed è caratterizzato da un progressivo accorpamento delle unità governative più piccole in amministrazioni più grandi ed efficienti. Dal punto di vista fiscale, i governi locali in Sud Africa godono, pur con significative eccezioni, di un più ampio margine di manovra, finanziandosi soprattutto attraverso introiti generati localmente. A fianco degli elementi di forza, vengono messe in luce le debolezze del sistema, che riguardano, tra le altre cose, i problemi di coordinamento con il governo centrale, la corruzione, la burocrazia, le diversità territoriali e la formazione del personale dei governi locali anche in posizioni di management.

I funzionari locali di Saldanha Bay Local Municipality, Du Plessies e Scheepers, inquadrano l’azione del governo locale di Saldanha Bay, presentandone la struttura organizzativa e le maggiori criticità che si stanno affrontando. La presentazione colpisce per la qualità dei dati e dell’informazione a disposizione dei governi locali, che si giustifica alla luce del supporto fornito dall’ambiente accademico alle istituzioni pubbliche sudafricane.

Seconda sessione: Presentazione e visita del Comune di Modena

La delegazione viene accolta nel Comune di Modena dall’Assessore con delega alle Attività economiche e Promozione della città Tommaso Rotella. Dopo la visita alle sale storiche del Comune, l’Assessore Rotella si concentra su alcuni progetti legati all’innovazione che l’Amministrazione di Modena sta portando avanti. In particolare, si tratta di iniziative per rivitalizzare il tessuto imprenditoriale locale. Rabie avanza osservazioni interessanti sulla differenza del ruolo dell’amministratore pubblico locale nel governo sudafricano e italiano e sulla partecipazione degli stakeholder alle decisioni.

Terza sessione: Condizioni socio-economiche delle famiglie in provincia di Modena e a Stellenbosch/Cape Winelands

Silvestri apre questa terza sessione introducendo le attività del Centro per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (CAPP) e la metodologia e gli obiettivi dell’analisi ICESmo, giunta alla sua terza edizione. Baldini completa la presentazione illustrando i principali dati sulla condizione socio-economica delle famiglie modenesi, emersi dall’Indagine ICESmo3, e in particolare su povertà e deprivazione. Rabie chiede approfondimenti sull’uso dei dati presentati per il sostegno alla formulazione delle politiche locali.

Segue l’intervento di A. Burger, che illustra le condizioni socio-economiche del Western Cape in Sud Africa. Emergono profonde differenze con il tessuto socio-demografico italiano e in particolare del comune di Modena; gli aspetti più rilevanti sono: una popolazione giovane superiore al 25% e una popolazione al di sopra dei 65 anni inferiore al 5%, consistenti flussi migratori interni e da stati limitrofi, tassi di disoccupazione piuttosto elevati, condizioni sanitarie caratterizzate da una diffusa presenza dei virus HIV e TB, ma sempre di più patologie da ipertensione e obesità; forti problematicità legate alla criminalità locale e bande organizzate.

Quarta sessione: Questioni emergenti nello sviluppo locale

Apre la quarta e ultima sessione Russo che presenta il progetto Energie Sisma Emilia, proponendo una cluster analysis del comuni del cratere del sisma. Si mette in luce la problematica delle limitate dimensioni delle amministrazioni pubbliche, a cui è stato affidato il processo di ricostruzione, e delle sfide in termini di elaborazione di programmi territoriali di lungo termine e utilizzo delle risorse. Ci si sofferma inoltre su alcune delle innovazioni introdotte a seguito del sisma nelle pubbliche amministrazioni, in particolare la gestione delle pratiche edilizie attraverso un sistema informativo digitale. Si apre il dibattito su come viene affrontato, in entrambi i Paesi, il tema della prevenzione e riprogettazione delle politiche per far fronte alle calamità naturali. Si discute di shock esogeni negativi (il sisma, in Emilia) e positivi (la World Cup, in Sud Africa).

Il Workshop si conclude con la presentazione da parte di Scheepers di un progetto di sviluppo locale nel territorio di Saldhana Bay, che prevede la riqualificazione di un territorio non urbanizzato che tradizionalmente fungeva da “cuscinetto” tra la parte di città colonizzata dai bianchi e la parte abitata dalle popolazioni nere. Il progetto prevede una commistione di funzioni abitative, amministrative, commerciali ed economiche. Silvestri e Russo avviano un confronto sulla similarità di quel tipo di progettualità con quanto visto nel territorio emiliano nel secondo dopo guerra (es. costruzione dell’area del Villaggio Artigiano di Modena).