Perché gli sfollati del terremoto sono ancora senza casa

pubblicato su Internazionale, 31 luglio 2017
Soluzioni abitative d’emergenza, Collemagrone (Amatrice), 31 maggio 2017. (Antonio Di Cecco per Internazionale, Contrasto)

Non so se a tutti è chiaro cosa significa per un terremotato ricevere la sua casetta di legno. Penso al governo, ai responsabili della protezione civile, agli operai che le stanno costruendo; ai dirigenti delle quattro regioni coinvolte; agli stessi terremotati. Non sono solo case e rappresentano solo in minima parte un “ritorno alla normalità”: le casette danno a chi le abita l’opportunità di stringere nuovamente un legame con la propria terra, con le proprie radici.

Da quando a marzo sono state consegnate le prime cento tra Amatrice e Norcia, due dei comuni colpiti dal sisma il 24 agosto del 2016, ogni tanto sono andato a visitarle. Agli abitanti spiegavo che non era mia intenzione cercare il pelo nell’uovo, che volevo solo sapere come si trovavano nelle loro nuove case e magari avere la possibilità di entrare. [leggi il resto dell’articolo su Internazionale]