Il sisma Emilia visto dalla Regione

Segnaliamo Inforum no. 45 (maggio 2014)

(dalla nota In questo numero a cura di Virginia Peschiera)

interamente dedicato alla ricostruzione dei centri terremotati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 comprende nella prima sezione “La ricostruzione nelle aree urbane colpite dal sisma” l’intervento di Luciano Tortoioli che illustra il complesso lavoro svolto dal Commissario di Governo nel lungo processo della ricostruzione evidenziando diverse tematiche legate ai Piani della ricostruzione, alla rivitalizzazione dei centri storici, alle nuove polarità e alla riqualificazione dello spazio pubblico; si prosegue con il contributo di Alfiero Moretti e Filippo Battoni che si focalizza sulle azioni intraprese per il recupero delle opere pubbliche e dei beni culturali danneggiati dal sisma, fornendo dati puntuali ed esaustivi su quanto è già stato realizzato e quanto ancora da realizzare nel corso del 2014; Barbara Nerozzi e Maria Romano approfondiscono i temi dei Piani della ricostruzione, della delimitazione delle Unità Minime di Intervento, della predisposizione dei Piani organici, e del recupero sugli edifici in territorio rurale. Conclude la sezione Michele Zanelli che con il proprio intervento presentato al Convegno “Per la nuova cultura del paesaggio: dalla tutela alla valorizzazione” promosso dall’IBC affronta il tema della rivitalizzazione dei centri storici già in declino prima degli eventi del maggio 2012 e apre un dibattito più ampio relativo al ruolo della rigenerazione urbana e dei suoi strumenti nella fase di ricostruzione.

Nella sezione “Buone pratiche del Territorio” dall’inquadramento normativo e procedurale delle leggi regionali e delle ordinanze, si passa ai professionisti che hanno operato sui territori, redigendo il Piano della ricostruzione: Maria Rosa Vittadini per Concordia sulla Secchia, Rudi Fallaci e Carlo Santacroce per Mirandola e Carla Ferrari per San Felice sul Panaro.

Nella sezione “Le suggestioni dell’esperienza” Valentina Pozzi grazie al lavoro svolto con il laboratorio Ricerca Emilia dell’Università di Bologna approfondisce
il tema della ricostruzione e del recupero del patrimonio rurale partendo da un progetto elaborato sul territorio del Comune di Cavezzo.
Paolo Ceccarelli pone una serie di riflessioni e di interrogativi che nati in occasione del terremoto ci devono portare ad essere più resilienti rispetto ad una diffusa varietà di rischi territoriali a cui siamo stati sottoposti in questi ultimi anni. Auspica un’apertura al dibattito interistituzionale a guida regionale per la costruzione di nuovi tessuti urbani frutto di una società e un’economia diverse. Diego Carpenedo narra l’esperienza del terremoto del Friuli del 1976, mettendo in luce punti di forza e di debolezza di quel percorso ricostruttivo e Gianfranco Franz conclude illustrando Re-building, il programma integrato di azioni a supporto dei comuni del cratere sismico emiliano volto a migliorare la formazione di tecnici, professionisti e amministratori locali realizzato dal mese di aprile di quest’anno dal Centro Ricerche Urbane e Territoriali dell’Università di Ferrara su iniziativa della Regione Emilia Romagna.