Il Focus Group sulla Comunicazione insegna come narrare il sisma

Il 15 maggio 2015 (ore 15:00- 17:30) ha avuto luogo presso la sala riunioni di Gambro – Dasco a Medolla il Focus Group sulla Comunicazione

Note redatte da APED

Partecipanti

Monica Argilli, Ufficio Relazioni Esterne – Aimag
Marzia Barbieri, Responsabile Comunicazione – Confindustria Modena
Daniele Boccaletti, Responsabile Ufficio Staff, Comunicazione – Comune di Novi
Letizia Di Tommaso, Responsabile Comunicazione – CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta)
Roberto Franchini, Direttore- Agenzia Informazione e ufficio stampa della Giunta, Regione Emilia Romagna
Alessandro Grossi, Responsabile Ufficio Staff, Comunicazione – Comune di Novi
Fabio Montella, Responsabile Ufficio stampa – Comune di Mirandola
Alberto Nicolini, Editore e Proprietario – La Plastica della Vita /Radio Pico / Distretto Biomedicale.it

Conduttore

Biagio Oppi (Comunication Manager Gambro-Dasco)

Assistenti

Daniela Bigarelli, Monica Baracchi (R&I)

Osservatori

Alessia Pedrazzoli, Silvia Pergetti, Giulia Tagliazucchi (Dipartimento di Economia Marco Biagi UniMORE)

Focus Group: Comunicazione

L’obiettivo del focus group è stato comprendere come gli enti pubblici e privati in seguito al sisma hanno gestito la comunicazione interna ed esterna relazionandosi con i differenti stakeholder di riferimento. In particolare è stato possibile, per ogni ente partecipante, approfondire come è avvenuta la narrazione dell’evento sismico, quali erano i principali interlocutori e quale pluralità di strumenti è stata utilizzata nelle differenti scansioni temporali.

I partecipanti al focus group hanno riportato che precedentemente al terremoto, a causa della scarsità di rapporti tra aziende concorrenti del settore e della poca attenzione posta dai media nazionali sul distretto del biomedicale, è sempre stato molto difficile riuscire a comunicare all’esterno il valore del territorio della bassa modenese. I temi condivisi da tutti i partecipanti nella narrazione dell’evento sismico sono stati l’importanza dell’area industriale del cratere per l’economia italiana e il carattere dell’emilianità. Il dato economico che ancora oggi viene fatto risalire al sisma, è l’incidenza del 2% sul PIL nazionale delle industrie del cratere, collegato a questo è stato individuato il carattere dell’emilianità che fa riferimento ad un immaginario collettivo basato su di una terra operosa capace di organizzarsi da sola per fronteggiare l’emergenza e reagire in tempi rapidi. Secondo tutti i partecipanti, l’inquadramento del sisma in un frame economico ha facilitato il recupero delle risorse finanziarie, sia delle donazioni che dei fondi erogati a livello nazionale. Difficile però è riuscire a comprendere quanto questo sia stato il risultato di una narrazione strategica e quanto di una conseguenza naturale dell’osservazione dei fatti accaduti. Ciò che ancora ogg, secondo i partecipanti al focus group, è carente da un punto di vista strategico-comunicativo, sia a livello nazionale che regionale, è un processo di comunicazione sulla riprogettazione del territorio e su una visione comune di ricostruzione. I prossimi 7/10 anni saranno quelli più difficili per Regione ed enti locali che dovranno indirizzare quello che sarà il futuro dei centri storici danneggiati.