Energie Sisma Emilia in Regione
per incontrare le Attività produttive
Giovedì 7 maggio, il progetto di ricerca Energie Sisma Emilia ha incontrato in Regione la direttrice generale delle Attività produttive, Morena Diazzi. All’incontro erano presenti il dirigente Francesco Cossentino e Roberto Ricci Mingani, responsabile del Servizio politiche per l’industria, l’artigianato, la cooperazione e i servizi. Del gruppo di ricerca Energie hanno partecipato Margherita Russo, Silvia Pergetti, Marco Ranuzzini e Manuel Reverberi, Simone Righi, Giulia Tagliazucchi. L’intenso e proficuo scambio di idee, durato un’ora e mezza, è servito a presentare il progetto di ricerca a un attore centrale della ricostruzione ed è propedeutico a una più stretta collaborazione fra Regione ed Energie Sisma Emilia. Di seguito, i principali punti toccati durante l’incontro.
1) Presentazione delle attività svolte dal gruppo di ricerca (public management, manifatturiero, banche e assicurazioni, commercio, sanità e anticorruzione, settore delle costruzioni). Si è sottolineato come questi settori di attività economica, a seguito del sisma, abbiano subito processi di riorganizzazione interna e di innovazione che lasceranno un segno indelebile.
2) Relativamente al public management, si è sottolineato come la macchina che si è messa in moto dopo il sisma abbia riguardato tutti i livelli di governo, dagli enti locali allo Stato.
3) Si è parlato di Mude e Sfinge, i sistemi informatici per presentare le domande di contributo per la ricostruzione rispettivamente di abitazioni e fabbricati destinati ad uso produttivo.
4) E’ stato affrontato il problema dell’eccessivo numero di pratiche arrivate contemporaneamente negli studi di progettazione. Ciò produrrà inevitabilmente dei rallentamenti nel processo di ricostruzione. Secondo Morena Diazzi, questa “strozzatura” si è generata perché gli studi professionali operanti in zone lontane dal cratere non hanno trovato conveniente entrare in quel mercato locale. Mercato che, per altro, aveva rilevanti costi d’ingresso per l’acquisizione delle specifiche competenze che sono necessarie per la perizia giurata e per la specifica soluzione edilizia antisimica, obbligatoria nel progetto di ricostruzione.
5) Organizzazione e progettazione della “macchina di ricostruzione” post-sisma, focus sui due obiettivi principali: lavoro e scuola.
6) Grande importanza della figura di Vasco Errani, che sin da subito ha fatto pressioni affinché la struttura regionale (incluso il personale di cui nutriva profonda fiducia) giocasse un ruolo di primo piano.
7) Importanza di una profonda conoscenza del territorio, in modo che il processo di ricostruzione avvenga tenendo conto delle peculiarità locali.
8) Ruolo centrale svolto dai Comuni, motivo per cui il sistema Mude (contributi per la ricostruzione delle abitazioni) è stato organizzato e gestito a questo livello di governo.