Energie incontra il Comune di Mirandola

Il 10 febbraio 2015 (ore 15.00-17.00), i referenti del progetto Energie incontrano il Sindaco Maino Benatti, presso il Comune di Mirandola

Note redatte da SP, revisioni di MR
Persone presenti:
Prof.ssa Margherita Russo, Dipartimento di Economia Marco Biagi, UniMORE
Daniela Bigarelli, R&I
Simone Righi, Dipartimento di Economia Marco Biagi, UniMORE
Silvia Pergetti, Dipartimento di Economia Marco

Presentazione del progetto

Russo introduce i punti principali del progetto Energie, illustrando gli obiettivi, la storia del progetto, la composizione del gruppo di ricerca, i metodi, gli strumenti e la scelta dei casi di studio. Entra nello specifico e illustra l’obiettivo di costruire un sistema di monitoraggio di medio-lungo termine. Si sofferma sul ruolo dell’università, in grado di fornire strumenti di analisi per la costruzione di politiche informate. L’analisi in particolare mira a raccontare come la dinamica delle scelte individuali e istituzionali, in parte indipendenti e in parte intrecciate, abbia generato una cascata di cambiamenti inaspettati che si sono sovrapposti e hanno in parte deviato, in parte confermato, il percorso di sviluppo su cui il sistema territoriale era lanciato.

Presentazione del contesto

Benatti espone la composizione demografica del Comune, che ha riscontrato un saldo negativo di -700 abitanti su un totale di 24.700 prima del sisma.

Si ricorda che il Comune di Mirandola, ha approvato il Piano della Ricostruzione, curato da Rudi Fallaci, e adottato il piano organico. Le priorità del piano organico, in particolare, che avvolge con lo sguardo un periodo decennale, sono tre: una, l’ammodernamento del centro storico (quindi la riqualificazione di strade, piazze, la costruzione di nuove infrastrutture come il teleriscaldamento, etc.); due, la valorizzazione delle aree pubbliche; tre, la restituzione di attrattività al centro storico (tramite progetti come il mercato coperto).

Il Comune di Mirandola ha da poco adottato un Piano Strutturale Comunale (PSC).

Elementi del processo di ricostruzione

Benatti, eletto Sindaco per la prima volta nel 2009 e la seconda nel 2014, conferma la massima disponibilità del Comune di Mirandola a fare di quest’evento un’occasione di apprendimento da condividere, sulla quale fondare la costruzione di un quadro normativo di riferimento.

La particolarità del terremoto del 2012 è di essersi abbattuto su un’area altamente industrializzata, già tuttavia colpita dalla crisi del 2009, con ripercussioni in primo luogo economiche. A questo proposito, Benatti precisa che il terremoto non è andato a intaccare la capacità produttiva di un’impresa eccetto che non fosse già incrinata dalla crisi. Le ripercussioni sono state indubbiamente anche sociali. In particolare la consistente presenza degli stranieri (oggi il 15% della popolazione residente è di origine straniera) ha reso la gestione dell’emergenza particolarmente complessa. Infine l’entità della popolazione colpita dal sisma, che sfiora il milione di abitanti, ha significato un effetto psicologico considerevole, che si ripercuote ora dal punto di vista sanitario.

Un tema con cui è imprescindibile il confronto è quello del commercio. In particolare Benatti esorta i commercianti ad adottare un comportamento di tipo imprenditoriale, con un tipo di ragionamento a spettro largo. I centri storici hanno sofferto in maniera particolare, e vanno ricostruiti con progetti, promozione e persone nuove, che in particolare significa una generazione nuova di commercianti.

Le priorità del Comune di Mirandola sono state il lavoro e la conoscenza, intesa come cultura, ricerca, formazione, che si traduce, tra le altre cose, nell’impegno del Comune a riaprire velocemente le scuole.

Su sollecitazione di Russo, Benatti si sofferma sulla questione temporale, che viene definita il risultato di uno scontro tra la necessità e i tempi della ricostruzione fisica, da un lato, e le criticità legate alla questione economica, che “non ha tempo di aspettare”. Sulla questione dei conflitti, Benatti fa riferimento alla partecipazione e alla comunicazione pubblica come strumenti per far convergere diversi interessi e punti di vista verso un futuro comune e condiviso.

Criticità

Benatti segnala la necessità di introdurre una legge sulle calamità naturali che possa far tesoro delle diverse esperienze che amministrazioni pubbliche, Protezione Civile, attori socio-economici hanno vissuto in relazione ai disastri che sono avvenuti in Italia negli ultimi anni.

La questione dei MAP (moduli abitativi provvisori), il 50% dei quali non è più abitato, apre la questione della vulnerabilità sociale. Il Comune si prefigge come obiettivo quello di smantellare tutti i MAP entro fine del 2015, anche per ridurre quei fenomeni di isolamento sociale che si sono creati a seguito di queste politiche abitative. In particolare, il Comune insieme alla Regione ha messo in piedi uno strumento di sostegno agli affitti, per favorire un ritorno alle modalità abitative abituali.

Sempre a proposito delle abitazioni, si ragiona in questi giorni sulla messa a punto di strumenti normativi per calmierare i prezzi degli affitti, che in seguito agli interventi di riqualificazione corrono il rischio di salire.

Benatti fa infine un breve accenno alla questione dell’infiltrazione criminale.

Opportunità

Benatti ammette che il terremoto ha aperto a Mirandola nuove possibilità, prima tra tutte quella del Tecnopolo. Anche le imprese hanno avuto l’opportunità di ripensarsi e ripensare i propri spazi (es. Royal Seeds). Paradossalmente, le risorse ricevute dopo il sisma hanno permesso di rilanciare la competitività di imprese e negozi, laddove non gravemente incrinata dalla crisi.

Benatti guarda al futuro dei territori dell’Area Nord all’interno dell’Unione, e auspica una fusione dei comuni. Parte dei servizi (tributi, servizi sociali, buste paga,…) sono già stati trasferiti a livello di Unione.

Di particolare rilevanza per il rilancio economico del territorio diventa il progetto Cispadana, che collega Mirandola da un lato all’Oriente e, dall’altro, al Nord Europa.