Città, rischio sismico e ricostruzione: il caso de L’Aquila

comunicato stampa ALMA MATER STUDIORUM – Università di Bologna
Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia

2 Dicembre 2015
giornata di studi su

CITTA’, RISCHIO SISMICO E RICOSTRUZIONE
La prospettiva territorialista e il caso de L’Aquila

Ore 11:30 – 13:30 seminario

Apre i lavori
Maria Alessandra Stefanelli – Direttrice Dip. Sociologia e
Diritto dell’Economia

discutono
Alfredo Mela – Politecnico di Torino
Fabio Pelini – Assessore Comune de L’Aquila
Davide Olori – Università di Bologna

Coordinano i lavori
Maurizio Bergamaschi – Università di Bologna
Marco Castrignanò – Università di Bologna

Ore 15:00 – 17:00 Tavola rotonda

discutono
Enrico Ciccozzi – Università di Chieti-Pescara
Dario Albarello – Università di Siena
Ivana Morino – Università di Salerno
Fabio Carnelli – URBEUR / Milano-Bicocca
Stefano Ventura – Osservatorio sul Doposisma

Un’estesa letteratura ha contribuito ad evidenziare come le diverse categorie di popolazione vivano esperienze eterogenee in relazione alla questione del rischio e al disastro: i concetti di vulnerabilità, e successivamente di resilienza, si sono costituiti come categorie analitiche fondamentali per lo sviluppo della conoscenza dei fenomeni estremi nel loro rapporto con la società. Oltre al momento dell’impatto, nell’analisi della fase pre-, di quella post-, e della ricostruzione dei luoghi, emergono gli interrogativi che travalicano il rischio e il disastro e diventano utili per indagare le dinamiche sociali che si dispiegano nella cosiddetta ordinarietà. In particolare il rapporto tra società e ambiente si trasforma in un campo fondamentale: dal rischio fino alla ricostruzione, l’ambiente nella sua accezione ecologica può essere letto talvolta quale contesto generativo dell’azione sociale, talora quale prodotto della costruzione sociale. Se i disastri contribuiscono allo sconvolgimento del tempo e del luogo, le strutture disorganizzate dall’evento, gli individui e i gruppi sociali, si trovano di fronte alla questione concreta del loro rapporto con l’ambiente. Se gli spazi abitati sono il risultato di una dinamica di disorganizzazione e riorganizzazione, quando a venir meno è il luogo stesso, i gruppi sociali si trovano di fronte alla concreta alternativa tra dissoluzione e ricostruzione sociale dello spazio. Allo stesso modo nel rapporto tra la società e il rischio, gli individui e le comunità sono costretti a un continuo posizionamento rispetto alla loro relazione con il territorio e le priorità stabilite dal rischio. A partire da questi interrogativi, e con il contributo del recente volume “Oltre il rischio sismico” (Carocci, 2015), che ha l’importante merito di introdurre un punto di vista socio-culturale nel dibattito nazionale sul rapporto tra uomo, territorio e rischio sismico, l’incontro seminariale vuole aprire il dibattito sulla relazione profonda tra città, società e disastri.