Cavezzo ricostruisce
foto di Marco Ranuzzini
Il fiore all’occhiello della ricostruzione avviata a Cavezzo è rappresentato dalle scuole. Il nuovo polo scolastico, edificato su terreno destinato a perequazione, accoglie elementari e medie e una materna parrocchiale.
Il progetto scuole era stato inserito, in forma diversa, nel PSC: la delocalizzazione delle scuole, per configurazione e localizzazione non pienamente funzionali, fuori dal centro era già in discussione.
Le risorse che si sono rese disponibili a seguito del sisma hanno permesso la realizzazione di un progetto che altrimenti sarebbe rimasto, molto probabilmente, incompiuto.
Il polo consiste di tre unità architettoniche tra loro collegate: una che ospita le scuole elementari, finanziata dalla Regione Emilia Romagna e costruita dalla ditta padovana Consta; una seconda in cui si sono insediate le scuole medie, finanziata dalla Comunità trentina delle Giudicarie.
Una terza struttura di collegamento accoglie l’aula magna, la palestra e gli spazi verdi; è stata finanziata congiuntamente dal Corriere della Sera e da La7 e disegnata dallo studio Carlo Ratti di Torino, attraverso un concorso promosso dallo Studio di Renzo Piano.
La celerità della Regione è stata provvidenziale ma ha obbligato il Comune a una serie di aggiustamenti tempestivi una volta che il progetto è potuto essere visionato (dopo approvazione e assegnazione del progetto a ditta di realizzazione), per tenere conto di esigenze pratiche e vincoli finanziari che i progettisti non avevano previsto o considerato.
A Cavezzo è stata fatta particolare attenzione a non svuotare completamente il centro storico delle sue funzioni tradizionali. Ne è un esempio Cavezzo Shop Box, nato da un’iniziativa di una quindicina di commercianti organizzati in consorzio e che raccoglie esercizi commerciali sotto un unico tetto e su suolo pubblico, concesso a titolo gratuito per 3 anni. Pur restituendo vitalità al centro cittadino, l’iniziativa crea scontento nei commercianti che non sono stati coinvolti nel consorzio.
In centro rimangono inoltre insediate le funzioni dell’Amministrazione Pubblica. Lo sgombero e la rinnovata disponibilità dell’immobile in precedenza destinato alla scuola media ha permesso di raccogliere sotto un unico tetto varie funzioni dell’Amministrazione Comunale.
In effetti, Cavezzo è l’unico comune che non ha usufruito dell’opzione di costruire un municipio provvisorio. Le criticità nella ricostruzione della chiesa e della zona rossa, i cui ritardi sono in parte legati all’assenza di UMI, rallenta tuttavia la rivitalizzazione del centro storico.
La ricostruzione ha fornito inoltre l’opportunità di ridisegnare, laddove possibile e necessario, i tracciati stradali, migliorando la viabilità. In particolare, in accordo con la Provincia sarà realizzata la circonvallazione e l’incrocio per l’accesso all’area che avrà il compito di esternare il traffico pesante dal centro cittadino: è un progetto di medio-lungo termine, organizzati in 3 stralci, manca l’ultimo km.